Esperienza di tirocinio al nidO

Ciao a tutti!!! Spero seguiate il mio nuovo blog sull'asilo nido! Ci saranno Commenti e riflessioni sulle mie giornate di tirocinio, ma ci sarà anche spazio per confrontarsi con chi sta facendo\farà\ ha fatto esperienze simili... Vi aspetto!





domenica 26 dicembre 2010

Una settimana piena di sorprese e attese...



Il lavoretto realizzato nelle ore pomeridiane del gruppo semidivezzi

Buonasera a tutti!!!
Sono arrivate le vacanze di Natale anche per i bimbi dell'asilo nido... Questa è stata una settimana di allegri preparativi e attesa trepidante di Babbo Natale, un nuovo personaggio che i bimbi hanno iniziato a conoscere pian piano grazie a Gufo Cantastorie.
Lunedì mattina:
Dopo un po' di tempo trascorso correndo e giocando liberamente in salone, siamo andati a fare pipì e poi a cantare le canzoncine seduti in cerchio e a dire la piccola poesia di Natale. I bambini che parlano meglio e sono meno timidi riuscivano a ripeterla quasi tutta correttamente. Non sembra, ma dopo poche volte che l'avevamo ripetuta, l'avevano già impararta. Conferma che la plasticità cerebrale dei bambini e la loro predisposizione ad imparare, soprattutto nella fascia d'età 0-3 anni è sorprendente.
E' arrivato il momento delle prove per la breve rappresentazione di mercoledì pomeriggio: abbiamo messo i berretti rossi e verdi così tutti i nostri piccoli si sono trasformati in folletti e, prima di caricare la slitta con i doni posta nel fondale, 2 follette hanno fatto il loro ingresso una con una piccola torcia per illuminare la strada, e l'altra con un campanello per richiamare iu compagni. Uno alla volta tutti i folletti sono usciti a portare un pacchettino ciascuno sulla slitta per poi andarsi a sedere davanti ad essa in semicerchio, il tutto con il sottofondo di diverse canzoncine natalizie. I tranquilli spettatori drante le prove, come sempre, sono stati i bimbi più piccoli che, con i loro ciucci in bocca, accomodati su un divanetto morbido, osservavano attanti tutta la scena. Finito di portare i regali sulla slitta, i folletti seduti per terra, aiutati dalle educatrici, hanno recitato la poesia ed hanno ricevuto una caramella ciascuno come premio.
Nel fare le prove si è avvicinata l'ora di pranzo, quindi ci siamo avviati a fare pipì e poi ad ascoltare la fiaba di Spotty, che un'educatrice ha letto aspetando  l'arrivo dei carrelli con la pappa. Il momento del pranzo è trascorso tranquillamente, anche se due bambini si sono addormentati sul tavolo.
Successivamente abbiamo guardato un cartone animato di Pimpa sul tappetone. Certi bambini non riescono proprio a rimanere seduti per molto tempo, ed hanno iniziato a gattonare per la stanza e a distrarre i compagni. Finita la videocassetta siamo andati in salone ad aspettare i genitori o gli educatori del pomeriggio.
All'arrivo di M. sono andata ad accompagnare a letto i bimbi più grandi, i quali spinti da stanchezza mischiata ad abitudine, si sono seduti subito sui loro lettini ed hanno aspettato che li aiutassimo a togliere le scarpe prima di coricarsi sotto le lenzuola e mettersi tranquilli a prendere sonno. Tornata in salone, ho aspettato con i bimbi del gruppo semidivezzi che arrivasse A. Al suo arrivo ho accompagnato a dormire anche loro. Erano in pochi e non ci è voluto molto a togliere le scarpe a tutti e posarli nelle culle. Ognuno ha abitudini diverse per dormire, ma nessuno piange o fa confusione: sanno che è ora di fare la nanna, allora chiedono una bambola o un giocattolo, si dimenano un po' nel lettino e si lascino cullare con il loro ciuccio in bocca fino ad addormentarmi. Quando il bimbo nella culla che avevo iniziato a muovere s'è addormentato, è arrivata per me l'ora di andare a casa.
Martedì pomeriggio:
Al mio arrivo i bimbi più grandi erano già stesi nei loro lettini. Dopo un po' di tempo al buio nella stanza dei lattanti tutti hanno preso sonno. Il gruppo dei divezzi dorme nell'ambiente che al mattino è riservato al gruppo dei lattanti. E' anche in questo caso importante la flessibilità dello spazio e degli arredi nel nido, in quanto i lettini usati sono mobili e si possono impialare e disporre nella stanza a piacimento, grazie all'ampiezza della stanza ed alla loro struttura leggera.
Mentre i bimbi dormivano sono andata con M. ad ultimare i lavoretti di Natale: delle stelle comete realizzate con lo stampo della manina e del braccio di ogni bambino.
Abbiamo anche bevuto un caffè in compagnia dell'altra educatrice e del personale ausiliario, un momento allegro e scherzoso in cui è possibile sentire e vedere il clima rilassato e collaborativo in cui lavora il personale dell'ente. Spero, in un futuro non molto lontano di vivere situazioni simili perchè si sà che questo influenza molto il modo di vedere e sentire il luogo di lavoro e di conseguenza il modo in cui si svolge la propria professione.
All'ora stabilita per il risveglio, io e M. siamo andati ad aprire le tende scure che rendono buia la stanza, abbiamo svegliato i bimbi e li abbiamo aiutati ad indossare le scarpe. Qualcuno non si è svegliato di buon umore ma qualche coccola è servita a far ritornare il sorriso. Asilo nido è anche questo. I bambini non sono del tutto autonomi, soprattutto sotto l'aspetto emotivo ed emozionale, per cui hanno bisogno di carezze e rassicurazioni molto più spesso di quanto si possa immaginare. Il contatto fisico con l'adulto gnera benessere e tranquillizza, la presenza costante ma non invasiva dell'educatore contribuisce a creare sicurezza nel bambino.
Siamo andati tutti a fare merenda in sezione e poi a giocare nel salone con tricicli e costruzioni. Quando siamo rimasti in pochi abbiamo raggiunto i semidivezzi nella loro sezione per aspettare tutti insieme i genitori.
Mercoledì mattina:
Nella mattinata le attività si sono susseguite quasi come il lunedì mattina. Abbiamo fatto le prove supervisionati dai bimbi più piccoli. E' abbastanza difficile tenere buoni coloro che aspettano di uscire a portare il pacchetto sulla slitta, non stanno di certo sduti e fermi, tutti vorrebbero uscire a vedere. Ma come sempre ce l'abbiamo fatta!
Alle 14.00 sono tornata a casa, per poi tornare alle 16.00 a dare una mano per la recita. I genitori erano pronti con macchine fotografiche e videocamere. I folletti aspettavano le loro magliette ed i loro berretti. Finalmente le luci si sono abbassate ed è partita la musica. I piccoli sono stati commoventi  e sorridenti fino all'arrivo di Babbo Natale, che ha portato a ciascuno un sacchettino di caramelle. Qualcuno ha pianto e qualcuno è rimasto ammutolito per la paura aggrappandosi all'educatrice. Altri più spavaldi si sono avvicinati.
I genitori hanno partecipato alla rappresentazione leggendo con i loro bimbi la poesia che era stata appositamente scritta in grande ed appesa alla scenografia. Per queste brevi ma allegre rappresentazioni le pareti delle sezioni vengono aperte per creare un unico grande ambiente in cui stanno le panchine per i genitori e lo spazio in cui i bambini drammatizzano le situazioni delle recite. Il salone viene unito anch'esso alle sezioni e vi viene posizionato il rinfresco. La partecipazione dei genitori è stata abbondante, erano presenti anche i genitori dei bambini più piccoli che non hanno partecipato alla rappresentazione, segno del benessere avvertito dalle famiglie. C'è stato un allegro e collettivo scambio di auguri e la festicciola si è protratta fino quasi alle 18.00. Mi ha fatto piacere vivere un momento di aggregazione quale una festa a cui hanno partecipato anche i genitori, perchè ho potuto vivere a fondo un'altra delle realtà dell'ambiente lavorativo "asilo nido" che di certo fanno parte della professionalità educativa.
Giovedì mattina:
La mattinata è trascorsa in modo tranuillo ricordado con i bimbi la festa del giorno prima, per cui essi erano ancora elettrizzati. Dopo aver fatto pipì e cantato le canzoncine in salone abbiamo giocato in sezione. E' molto gettonato l'angolo del gioco simbolico arredato con la cucina e la nursery delle bambole. Mi sono divertita a farmi preparare da mangiare da alcune bambine, farmi pettinare e mettere lo shempoo da N. e ad aiutare altre bambine a lavare i vestitini dei bambolotti. Ovviamente tutto per finta. Sorprende quanto la capacità di immaginare sia presente anche in bambini così piccoli. Dopo il gioco e la pipì è arrivato il momento del pranzo. Anche giovedì i bimbi erano molto stanchi e qualcuno s'è addormentato per pochi minuti a tavola. Dopo aver guardato una videocassetta con canti di Natale siamo andati in salone ad aspettare di andare a nanna o a casa. Anche in questa giornata ho accompagnato a letto entrambi i gruppi.
Si è concluso così il mio primo periodo di tirocinio all'Asilo Nido.
Approfitto per augurare a tutti
BUON NATALE E SERENE FESTE!
Vi do appuntamento al prossimo anno sperando che qualcuno segua le mie vicende...
Bacioni!
Ely ;)


Il lavoretto realizzato nelle ore pomeridiane dal gruppo divezzi

venerdì 17 dicembre 2010

Ci prepariamo per Natale al Nido... :)

Immagine da: mamma.pourfemme.it

Bentrovati a tutti!!!
La mia settimana si è chiusa in bellezza poco fa ed ho molto da raccontarvi, visto che non ho scritto per 3 giorni...
Le giornate della sezione "Margherite" procedono per il meglio tra i preparativi per la festa di Natale, tutti i bambini sono elettrizzati e parlano spesso di Babbo Natale e dei regali che porterà.
Mercoledì, dopo il momento dell'accoglienza, rimasti nel salone, abbiamo ripetuto insieme la poesia di Natale; dopo la merenda il "Gufo cantastorie" (personaggio inventato che accompagna i bambini durante l'anno educativo nelle loro scoperte) ha portato nel suo scrigno tante palline colorate per addobbare l'albero. La felicità negli occhi dei piccoli che compare anche grazie a cose piccole non ha prezzo. Uno alla volta hanno attaccato una pallina mentre gli altri osservavano curiosi seduti sul tappetone morbido della sezione. Finito di addobbare, abbiamo portato l'alberello nella "Stanza dei Salti" ma... Sorpresa! Non c'erano più i giochi e il materiale per la psicomotricità: c'era il Bosco Incantato (l'albero su cui sta appollaiato il Gufo Cantastorie) tutto addobbato per Natale, che si era spostato dalla Stanza delle Favole (la stanza in cui sono raccolti i libretti ed in cui l'ambiente è favorevole ad accogliere i bambini nel momento in cui si ascolta una storia con tavolo e seggioline, scaffali e tappeto morbido con cuscini). Dopo una prma reazione di sorpresa i bambini hanno iniziato a fare domande sul perchè l'ambiente fosse così cambiato e le educatrici hanno raccontato che durante la festa sarebbe arrivato Babbo Natale e tutti i bambini lo avrebbero aiutato a caricare la slitta con i doni, per fare questo ad aiutare i bambini c'era anche il Gufo Cantastorie, il quale avrebbe portato qualcos'altro per i bimbi il giorno seguente.
Dopo questo momento di sprpresa, i bimbi hanno giocato fino all'ora di andare in bagno prima del pranzo. Nel bagno ogni giorno i bambini fanno passi avanti verso la loro autonomia, imparando ad usare sempre meno il pannolino. Questo comportamento è incoraggiato molto spesso con il dono di una caramella per chi fa la cacca nel wc, oppure con la lettura di una storiella illustrata che piace molto ai bambini: il libretto s'intitola "Cosa c'è nel tuo pannolino" ed è la storia di Topotto, un topolino molto curioso che a differenza dei suoi amichetti fa la popò nel vasino e vuole sbirciare in tutti i pannolini per vedere i bisognini dei compagni, ma poi tutti insieme si siedono sui vasini colorati ed imparano a fare come "i grandi".
Finito il momento del pranzo (in cui non mancano mai le risate), i bambini hanno giocato nell'angolo del gioco simbolico con la cucina e gli attrezzi del dottore. E' bello vedere che i bambini già mi accettano e mi invitano a partecipare ai loro giochi. Anche se la scorsa settimana notavo qualche rilutanza da parte dei bambini più timidi, ora i bambini sono più rilassati. Infine, come di routine, i bimbi si sono spostati in salone per giocare ed aspettare genitori od educatori del pomeriggio.
La giornata di giovedì è trascorsa sempre all'insegna dei preparativi... :)
Dopo la merenda i bimbi hanno ricevuto da Gufo Cantastorie dei berrettini da elfo e delle magliette colorate: rossi alle femminucce e verdi ai maschietti. Quanta agitazione mentre infilavamo gli indumenti! Piano piano, le educatrici hanno tirato fuori la slitta di Babbo Natale ed i pacchetti su cui caricarla... Abbiamo fatto accomodare sulle seggioline tutti  bambini ed abbiamo iniziato le prove: uno alla volta i piccoli entrano e mettono un pacchetto sulla slitta, per poi andarsi a sedere a terra in semicerchio con il sottofondo di diverse musiche dolci e natalizie. Può sembrare banale, ma vederli seduti con la musica che sorridevano ed agitavano le manine mi ha commosso parecchio e trattenere le lecrime è stato abbastanza faticoso. Dopo due prove ed una caramella a ciascuno, visto che erano stati così bravi, siamo andati tutti in bagno e poi nel salone ad aspettare la pappa leggendo la storia del cagnolino Spotty che aspetta il Natale. A pranzo c'è stato qualche disguido: qualcuno è stato messo in castigo nel passeggino, qualcun altro è stato portato dai bimbi più piccoli. Il carattere dei bimbi si esplicita anche nelle reazioni a queste piccole punizioni con arrabbiature e risentimento ma anche "non facendo una piega".
Finito il pranzo tutti ci siamo seduti tutti sul tappetone a vedere la videocassetta delle canzoncine di Natale. Non molti sono in grado di stare seduti fermi a guardare il televisore, allora le educatrici li accolgono vicino a loro cercando di calmarli, così ho fatto anch'io. Finito il cartone animato abbaimo aspettato che l'altro gruppo di bambini andasse in bagno leggendo il libretto della famiglia degli orsetti: l'educatrice sa coinvolgere i bambini senza leggere le parole ma leggendo le immagini, descrivendole con enfasi e chiedendi dettagli ai bambini. Nel bagno abbiamo letto di nuovo la storia di Topotto mentre tutti i bimbi stavano seduti sui waterini; poi finalmente tutti sono usciti in salone a correre e saltare prima di andare a casa o a nanna.
Oggi pomeriggio, infine, sono stata con A. ed i bimbi più piccoli. Al mio arrivo non tutti dormivano ancora, quindi ci siamo divise i lettini ed abbiamo cullato finchè ogni occhietto fosse chiuso. Addormentati tutti i bimbi ci siamo spostati nel piccolo bagno della sezione a completare i lavoretti (ci siamo appoggiate al fasciatoio perchè lì potevamo accendere la luce senza disturbare i piccoli ed allo stesso tempo tenerli sotto controllo). All'ora di merenda abbiamo svegliato tutti dolcemente e li abbiamo coccolati un po' prima di cambiare loro i pannolini, abbiamo infilato le scarpine a ci siamo seduti a fare merenda. Anche questi piccoli, seppur vedendomi poco si sono già abituati a me, si lasciano cambiare e giocano con me. Ci siamo successivamente spostati in sezione a giocare e ad aspettare mamme, papà e nonni. Si nota nel gioco libero quanto poco possa durare l'attenzione di un bambino così piccolo: può venire distratto da qualsiasi altra cosa  che gli capiti a tiro. Verso le 17.30 si sono uniti a noi i più grandi che prima giocavano nel salone.
I bambini si conoscono fra loro ma è inevitabile che qualcuno abbia qualche scatto e spinga, morda o picchi qualcuno (soprattutto i bimbi più irrequieti), quindi bisogna davvero "avere mille occhi" quando si è tutti insieme!
Alla fine del pomeriggio il freddo e la neve mi hanno accolta fuori dal nido, e qualche bambino non voleva saperne di entrare in macchina per giocare con la neve...
Ci vediamo lunedì, bellissimi angioletti!!!
Saluto anche tutti voi, e rinnovo l'invito a visitarmi, suggerirmi, leggermi, commentarmi...
Ciao a tutti e buon week end!
Ely ;*

martedì 14 dicembre 2010

Lunedì e Martedì: Una mattina ed un pomeriggio con i bimbi


immagine da: guadagnorisparmiando.com
Ciao a tutti!
Spero il vostro week end sia andato bene... :)
Anche oggi vi voglio raccontare le mie giornate al nido, spero che qualcosa ne possiate ricavare, e aspetto sempre vostri commenti e critiche, se vi va!
Ieri sono stata all'asilo nido alla mattina, ed ho trascorso le 5 ore di nuovo con il gruppo di bimbi più grandi affidato a C. Dopo l'accoglienza ed il gioco libero ci siamo seduti a terra in cerchio come di consueto a cantare delle canzoncine e a recitare insieme la breve poesia di Natale:
"Dolce è Natale,
Dolce è Gesù.
Dolce è la neve che scende giù.
Dolce è la mamma ed il papà,
E tutti quelli che sono qua.
Oggi è Natale e siam tutti contenti:
Auguri e bacetti (Smack Smack Smack) a tutti i presenti!!!"
I bambini si abituano a sentire la poesiola ed a ripeterla con l'aiuto dell'educatrice in diversi momenti della giornata. Dopo qualche altra canzoncina, siamo andati a fare merenda in sezione e poi in bagno a fare pipì. Nonostante io sia entrata da poco nel loro ambiente, i bambini mi accolgono bene e reagiscono tranquillamente alla mia presenza anche in momenti intimi come quelli in cui si mangia o si è nel bagno. In pochi si vergognano o non accettano aiuti da parte mia in questi momenti, ma mi coinvolgono nei momenti di gioco libero.
Poi siamo andati nel piccolo laboratorio per lavorare con la pasta di sale. L'educatrice ha detto che i bimbi non ci avevano mai lavorao prima: si è raccomandata di non metterla in bocca perchè "E' solo per giocare!" e l'ha impastata davanti ai bambini. Ad ognuno è stato assegnato un pezzetto di pasta, un coltellino in plastica per incidere la pasta e qualche formina. I bimbi si comportavano tutti in modo diverso con il proprio pezzetto di pasta ma è interessante notare anche come l'ambiente favorisca il benessere dei piccoli: la piccola stanza del laboratorio è un ambiente nuovo adeguatamente arredato a misura di bambino, in cui ci si può sporcare le manine, creare e scoprire cose nuove, sperimentare e giocare. L'ambiente del laboratorio, come altri ambienti, è progetato per determinate attività in modo che in ogni aula diversa si attuino diversi comportamenti. E' una facilitazione er i bambini abbinare attività e comportamenti ad ambienti riconoscibili e collocabili nel nido, soprattutto quando sono abbastanza grandi da capire le differenze tra le varie stanze: allora la stanza dei salti è diversa dalla sezione e dalla stanza delle favole, come il laboratorio è diverso dal salone, dal bagno e dalla stanza delle nanne; in ognuno di questi ambienti allora, i bambini tengono comportamenti adeguati riconoscendosi inseriti in diversi contesti.
Dopo aver fatto delle formine da portare a casa ed essere andati in bagno è arrivato il momento del pranzo: come al solito c'era chi di me non ne voleva proprio sapere neanche per farsi legare il bavaglino! :)
Finito il pranzo abbiamo guardato due episodi di Pimpa seduti sul tappetone prima di uscire in salone a giocare. Ai bimbi piace molto il personaggio di Pimpa ed esso compare anche in qualche decorazione sulle pareti.
Trascorso un po' di tempo in salone ho accompagnato i bimbi più piccoli a fare la nanna con A.

Anche oggi pomeriggio alle 14.00 sono stata al nido: ho conosciuto S. che sostituisce gli educatori assenti ed oggi era con i bimbi più grandi. Abbiamo passato quasi 2 ore al buio a sorvegliare i bimbi che dormivano... Quanta tosse! C'era anche chi non riusciva a dormire, ma rimaneva al buio in silenzio rigirandosi nel lettino. Nel bagno ho cambiato anche  qualche pannolino, anche se i bimbi usano il wc durante la nanna alcuni non hanno ancora raggiunto il totale controllo sfinterico.
La merenda è stata movimentata: molto yogurt è caduto su tavoli e bavaglini, tuttavia i bambini sono molto autonomi nel mangiare da soli e nel pulirsi manine e bocca con le salviette. Finalmente tutti hanno potuto correre e saltare nel salone aspettando mamme e nonne. Alle 17.20 sono arrivati anche i bimbi più piccoli ed abbaimo trascorso l'ultima mezz'ora cantando qualche canzoncina.
Sebbene le giornate sembrino uguali fra loro, è importante capire quanto per i bambini di questa fascia d'età sia indispensabile avere orari fissi e momenti routinari per orientarsi nella giornata ed acquisire sicurezza.
Vi lascio augurandovi una buona serata ed augurandomi di trovare qualche commento al mio ritorno! ;)
Ely

lunedì 13 dicembre 2010

10/12/2010: Un nuovo pomeriggio di "scoperte"...

Ciao a tutti!!!
Stasera vi racconto un po' com'è stato il mio secondo pomeriggio al nido...
Più o meno alle 14.00 sono entrata nella stanza delle "nanne" dei bambini più piccoli che si fermano al pomeriggio, e fino alle 18.00 ho affiancato A., che si è dimostrata subito molto disponibile. Siamo rimaste  chiacchierare sotto voce al buio mentre i 3 bimbi presenti quel pomeriggio dormivano. Lo stile di addormentamento è molto diverso da quello usato coi bimbi più grandi ed anche l'ambiente differisce molto. La stanza in cui dormono i semidivezzi che usufruiscono dell'orario prolungato è un ambiente abbastanza grande suddiviso in ambienti più piccoli: uno adibito alla nanna, circondato da arredi e delimitato da un cancelletto, in cui sono disposte le culle con spondine e rotelle (utili per cullare i bambini); un altro ambiente è riservato al momento del pranzo, in cui si trovano i tavolini e le seggioline, ed anche questo ambiente è circondato dall'arredo e delimitato da un cancelletto in legno; il resto della stanza è arredato con un angolo morbido ed alcuni giochi. C'è inoltre un piccolo bagno con fasciatoio in cui vengono cambiati i bambini.
A differenza dei bimbi più grandi che dormono in lettini "fissi", questi bambini fanno la nanna in culle mobili, con le ruote: ognuno ha uno stile di addormentamento diverso e l'educatore responsabile conosce i bambini e le loro esigenze. A. mi ha presentato i 3 bambini presenti quel pomeriggio che stavano prendendo sonno giusto quando sono entrata: c'è chi ama rotolarsi un po' nel lettino prima di dormire, chi preferisce essere cullato dall'educatrice, chi ha l'esigenza di parlare, chi porta il ciuccio e chi no, chi ha bisogno di stringere una bambola od un peluche...
Durante il momento del sonno la stanza rimane al buio grazie alle tendine spesse e scure alle pareti, ma l'educatrice, sapendo che certi bimbi possono svegliarsi ed essere impauriti lascia una lucetta elettrica a forma di stellina accesa, questa è appesa alla parete di fronte ai lettini e funge da riferimento. Questi bambini inoltre dormono con delle ninne nanne come sottofondo, questo contribuisce a creare un clima tranquillo ed accogliente che concilia il sonno.
L'educatrice mi ha spiegato che quando è a fare sorveglianza durante il momento del sonno preferisce rimanere sempre nella stanza per evitare che i bambini si sveglino e non sentano la sua presenza impaurendosi, e passa il tempo ritagliando o completando cose di cui ha bisogno aprendosi uno spiraglio tra le tendine, senza far passare troppa luce. La prossima settimana faremo con i bambini i lavoretti per Natale: sarà una cosa molto semplice perchè di certo al genitore non interessa un'opera d'arte in cui non c'è nulla fatto dal proprio bambino!
Dopo una chiacchierata sotto voce in cui ci siamo conosciute ed A. mi ha illustrato cosa si fa nel pomeriggio, siamo andate a prendere il carrello della merenda ed abbiamo tirato le tendine per svegliare i bimbi. Sono rimasta molto sorpresa: nessuno ha pianto o ha avuto paura, tutti e 3 mi hanno sorriso e si sono lasciati prender in braccio da me senza problemi, così ho cambiato il primo pannolino del mio tirocinio (ma non il primo della mia vita!) e... Dentro c'era pure la sorpresa! Ma non mi sono lasciata abbattere! Tanto prima o poi ne dovrò cambiare eccome! ;)
Quando tutti e 3 i bimbi sono stati cambiati abbiamo fatto merenda con pane e marmellata e succo di frutta.
Dopo aver pulito a tutti bocca e manine siamo andati in sezione facendo il trenino per giocare insieme ed aspettare l'arrivo dei genitori.
La cosa più sorprendente è la capacità dei bambini di fidarsi. Anche se qualcuno all'inizio era un po' timido, in sezione ha giocato con me senza problemi; chi non mi aveva mai visto si è lasciato svegliare e cambiare il pannolone...!
In poco tempo i bimbi più piccoli sono andati a casa, quindi io ed A. ci siamo trasferite in salone con i bimbi più grandi ad aspettare mamme e papà.
In questi giorni ho potuto notare anche quanto importante sia il buon rapporto che si instaura tra personale educativo e tra personale educativo ed ausiliario: quando c'è bisogno di una mano per sorvegliare i bambini, le ausiliarie sono disponibili e ben volute dai bimbi, quindi non si vengono a creare tensioni ma un buon clima di armonia e collaborazione.
Quando tutti i bimbi grandi sono stati ritirati si è concluso per me un altro pomeriggio di scoperte al nido... Spero la settimana prossima porti altre novità!
Buonanotte!
Ely :*
Immagine da: gneregnere.splinder.com

giovedì 9 dicembre 2010

09.12.2010: Una nuova mattina coi bimbi...

Immagine da: armoniaebenesserefaenza.it

BuOnaSeRa A tUtTi!!!
Anche questa mattina alle 9.00 sono entrata un po' assonnata al nido.
Sono stata anche oggi in supporto a C., a partire dall'accoglienza in salone. I bimbi si stanno già abituando alla mia presenza... E ne sono molto soddisfatta! Il salone è sempre lo stesso di quando io stessa frequentavo l'asilo nido, ma ora è tutto molto più allegro grazie ai disegni di carta adesiva che raffigurano i personaggi delle fiabe attaccati su tutte le pareti; c'è anche Otto l'Orsacchiotto che è un personaggio dello SFONDO INTEGRATORE (la storia che fa da "filo conduttore" alle attività dell'anno educativo) dello scorso anno, su un'altra parete ci sono tutti gli animali della fattoria presentati ai bimbi da Otto lo scorso anno: i bambini riconoscono tutte le figure e si divertono ad indicarne i colori, a dirne i nomi o semplicemente ad osservarle dicendo ciò che evocano loro le immagini (ad esempio I. diceva a proposito del lupo: "Fa paura il lupo sai? Però si brucia tutta la coda dopo!" - Riferendosi alla storia dei tre porcellini in cui il lupo si brucia la coda cadendo dal camino). E' bello vedere che un ambiente semplice come il salone dia modo ai bambini di giocare liberamente anche inventando nuove storie solo guardando le decorazioni alle pareti; per le decorazioni ho notato, anche in altri nidi, che la carta adesiva è il materiale che più si adatta ad ogni utilizzo, sia essa trasparente per ricoprire ed attaccare figure, oppure colorata per creare figure o sfondi. In questo aiuta molto il fatto che le pareti o almeno la metà più bassa di queste sia bianca e di materiale liscio e favorevole ad essere decorato con adesivi. Ho potuto notare quanto i materiali negli ambienti possano essere importanti per far sentire a proprio agio i bambini al nido, perchè tutto, in un ambiente come questo, contribuisce a creare un clima accogliente, di quotidianità, ma allo stesso tempo semplice e flessibile, favorevole al cambiamento per adattarsi alle esigenze di bambini ed educatori.
Quando il gruppo dei semidivezzi si è recato nella propria aula per fare merenda, tutti ci siamo seduti a terra in cerchio ed abbiamo cantato qualche canzoncina. Poi le educatrici hanno ripetuto per un po' di volte ai bambini la poesia di Natale che alcuni potranno dire al piccolo momento di festa che precede le vacanze natalizie. Poi abbiamo fatto il gioco di "Pepito de Mallorca" (che facevo anche io all'asilo nido!): tutti i bambini sono seduti in cerchio e battono le mani cantando mentre un bambino corre tutt'intorno durante la canzoncina:
"OHI PEPITO,
PEPITO DE MALLORCA!
APRICI LA PORTA!
APRICI LA PORTA!
OHI PEPITO,
 PEPITO DE MALLORCA!
APRICI LA PORTA
E DAI UN BACIO A ME!
A ME!
A ME!
A ME!"
Terminata la corsa, il bambino in piedi dà un bacino ad un altro bambino e così via.
Arriva il momento della merenda: tutti insieme andiamo a fare pipì e poi ai tavolini dove le ausiliarie hanno preparato la frutta ed il pane.
Finita la merenda i bambini hanno giocato liberamente in sezione. L'angolo del gioco simbolico va per la maggiore. E' interessante notare, però, quanto ridotto sia nei bambini di questa età il tempo che dedicano ad una stessa attività: hanno bisogno di fare sempre cose diverse per non annoiarsi, scoprire modi nuovi di giocare ogni volta che entrano in contatto con un nuovo materiale. Anche qui entra in campo l'aspetto dell'organizzazione dello spazio che nella sezione è molto importante: i vari angoli della sezione sono destinati ad attività diverse, ed i bimbi sono allenati all'ordine grazie alla distinzione dei diversi ambienti attraverso arredi diversi ed oggetti e giocattoli che vi sono contenuti, perciò si cerca di controllare il più possibile lo spostamento degli oggetti da un angolo all'altro.
Prima del pranzo, aspettando che l'altro gruppo andasse in bagno, l'educatrice ha raccontato due storie aiutandosi con due libretti illustrati: se anche non leggeva, era in grado di creare una storia sulle figure (rappresentate bene in grande in un libretto e in rilievo nell'altro) e di coinvolgere i bambini attraverso l'uso di diverse tonalità nella voce. Tutti erano fermi e rapiti dai racconti, ma allo stesso tempo partecipavano indicando, denominando oggetti e continuando frasi dell'educatrice. Per me è stato un momento forte perchè ho potuto osservare quanto interesse e curiosità si può risvegliare nei bimbi con il solo variare del tono di voce, e spero di riuscire anch'io ad accattivarmi così l'attenzione dei bimbi nel mio futuro lavoro.
Dopo il momento del bagno e del pranzo, abbiamo guardato due cartoni animati del cagnolino "Spotty" seduti sul tappetone. Non a tutti i bambini piace guardare la televisione! Invece ad altre età la tv rimane il passatempo preferito! :)
La stanchezza aveva già fatto capolino da un po' quando tutti insieme facendo il trenino, dopo aver giocato un po' nel salone, tutti i bimbi si sono spostati nella stanza adibita al loro riposo ed altri erano stati ritirati dai genitori.
Domani sarà un altro pomeriggio di sorprese, spero...
Ciao a tutti... :*
Ely

mercoledì 8 dicembre 2010

7 Dicembre 2010... Giorno n°2... Alla scoperta dei pomeriggi al nido!

Foto da: nanna.blogmamma.it

Ciao a tutti e bentrovati!
Ieri è stato il mio secondo giorno al nido...
Ho scelto di suddividere la settimana per essere presente 3 giorni al mattino (lunedì, mercoledì e giovedì) e 2 giorni al pomeriggio (martedì e venerdì), quindi ieri alle 14.00 ero in spogliatoio a mettere le ciabatte pronta per una nuova avventura...
A quell'ora i bimbi sono a nanna per cui non c'è molto da fare, anche se in questo periodo gli educatori preparano e confezionano i lavoretti per Natale. D., un'educatrice del mattino, mi ha presentato gli educatori che sono presenti nel pomeriggio: A., che si occupa dei semidivezzi ed M. che si occupa dei divezzi. Dei più piccoli erano presenti soltanto 2 bambine su 7, allora sono andata in supporto ad M., che in sezione aveva 9 bambini. Mentre i bimbi riposavano ne abbiamo approfittato per fare un po' di conoscenza: vi sorprenderà sapere che M. è un educatore MASCHIO! E' una cosa che mi ha colpito positivamente, perchè insolita e perchè aiuta i bambini ad avere riferimenti diversi. Lui mi ha detto che nei bambini osserva comportamenti diversi e certi sembrano quasi più calmi, forse perchè è l'unica uomo presente nel nido, nelle bambine ha detto di notare anche una leggera soggezione, ma ho potuto vedere con i miei occhi che il rapporto creatosi tra lui ed il piccolo gruppetto è equilibrato e sereno. Credo che la figura maschile nel nido dia ai bambini una sensazione di autorità più marcata e aiuti non soltanto nel mantenimento della disciplina, ma anche ad identificarsi con persone diverse per una crescita più armoniosa, soprattutto i bambini che non hanno questa opportunità nella loro famiglia. Abbiamo concordato che nei prossimi giorni darò una mano nella preparazione dei lavoretti per Natale, spero di riuscire a postarvi qualche fotografia! :)
Alle 15.50 è arrivato il momento di svegliarsi: dolcemente abbiamo tirato le tende ed abbiamo aiutato tutti ad infilare le scarpe (i bambini usano scarpine o pantofole per stare nel nido che poi ripongono nell'armadietto prima di tornare a casa, questo per far sì che gli ambienti rimangano puliti; anche gli educatori cambiano le scarpe per entrare, invece i genitori possono usare, se devono entrere negli ambienti, dei copri-scarpe che sono messi a disposizione dal nido). L'ambiente dove fanno la nanna i bambini più grandi è lo stesso che al mattino viene occupato dai bambini lattanti (che non usufruiscono dell'orario prolungato): la stanza è grande ed è dotata di lettini in legno bassi che si possono impilare senza pericolo per i bambini quando si è terminato di usarli; sono presenti anche le culle dei lattanti che rimangono sempre nella stessa posizione durante il giorno.
Siamo andati tutti insieme a fare pipì facendo il trenino guidato da M. e cantando la canzoncina che fa:
"ECCO IL TRENO,
LUNGO, LUNGO,
CHE ATTRAVERSA LA CITTA'!
IO LO VEDO,
IO LO SENTO!
ECCO IL TRENO,
ECCOLO QUA!!"
I bimbi conoscono la canzoncina e la cantavano insieme a me e ad M. Per gli spostamenti questa canzoncina viene usata sempre ed i bambini stanno in fila tenendosi per la maglietta, è una tecnica che funziona per mantenerli sotto controllo nel poco tempo in cui si cambia ambiente. Dopo aver fatto pipì i bimbi si aspettano fra loro seduti sulle panchine nel bagno. Quando tutti anno finito il treno riparte.
Siamo andati a fare merenda nella stanza del gruppo dei grandi; finito di mangiare M. ha scelto A.(uno dei più piccoli) come "bambino responsabile" per aiutare a consegnare le salviette per pulire mani, bocca e... Tavolo! Dopo un po' di gioco con le salviette A.  è passato con il cestino da igni bimbo perchè tutti buttassero via la salvietta, quindi M. ha chiamato uno alla volta tutti i bambini perchè si spostassero nell'angolo del gioco simbolico dove avevano scelto di giocare.
L'angolo del gioco simbolico è aredato come una cucinetta e nursery per le bambole, ci sono pentoline, frutta, vestitini, ferro da stiro, la vasca per fare il bagnetto alle bambole, la culla il tavolo con le sedie e tutto è diviso grazie agli arredi dell'ambiente circostante. Sembra di stare in una vera casetta perchè ci sono anche le finestre ad altezza bambino munite di tendine mibili. Dopo circa una mezz'oretta trascorsa con questa attività i bambini hanno giocato sul tappeto morbido saltando e rotolandosi od osservando gli oggetti contenuti nella borsa del dottore (giocattolo) che aveva tirato fuori N.
Alle 17.30 ci siamo spostati nel salone con A. per aspettare i genitori: chi seduto sull'angolo morbido sfogliava i libretti di "Topo Tip", chi giocava con le costruzioni e chi sfrecciava sulle macchinine a spinta andando addosso a porte e pareti e ridendo soddisfatto. Ogni volta che compariva una mamma un visetto si illuminava ed un bambino partiva di corsa. All'arrivo della sua mamma, invece, V. ha esclamato: "Ma no mamma vai via che devo leggere il libretto!!!". Questo mi ha fatto pensare a quanto il nido può essere sentito come un ambiente accogliente e pieno di stimoli se ben organizzato ed a quanto un bambino può sentirsi "a casa" in un ambiente progettato su misura per lui.
Alle 18.00 tutti a bimbi erano andati a casa ma A., testardo, voleva assolutamente mettere felpa e guanti da solo, la mamma non doveva proprio aiutarlo, ma da me si è lasciato aiutare. Una prima vittoria! :) Tutto sorridente è andato a mettere la sciarpa e ce ne siamo andati a casa!
Domani mattina si ricomincia... Speriamo di raggiungere qualche altro piccolo-grande traguardo!
Intanto vi saluto e vi mando un bacione! ;*
ELY

lunedì 6 dicembre 2010

Prima Giornata... Superata!!!

Ciao a tutti!!!
Questa mattina alle 9.oo è iniziato il mio TIROCINIO FORMATIVO presso l'asilo nido comunale. Nonostante la pioggia la giornata è stata piena di "sole"! Appena arrivata ho suscitato nei bimbi evidente curiosità. S. ha addirittura pianto, ma forse perchè era arrivata da poco. Ho passato la mattina con C., un'educatrice che era presente enche quando io stessa ho frequentato il Nido, che si occupa della sezione "Margherite", i bambini dai 20 ai 36 mesi. I bambini di questa fascia d'età sono tanti, quindi divisi in 2 gruppi: uno seguito da L., l'altro, appunto, da C.
Nel momento dell'accoglienza i gruppi di divezzi e semidivezzi giocano insieme nel salone. Qui ho iniziato ad osservare i bambini: i meno timidi mi coinvolgevano nelle loro attività o mi chiamavano con un sommesso "TATA!" per indicare un compagno che faceva dispetti. Piano piano il gruppo dei semidivezzi si è spostato nell'AULA DELLA PAPPA E DELLA NANNA con D. per fare merenda. Noi abbiamo cantato delle canzoncine seduti in cerchio. E' stato interessante vedere come i bambini seppure non parlino bene siano coinvolti dalle onomatopee presenti nelle canzoncine cantate dalle educatrici, ne voglio riportare una che ricordo e spero di impararne altre (che inserirò nel mio diario magari includendo tracce musicali):
"TOM VA IN CUCINA CON JERRY, (si battono le mani sulle gambe)
TOM VA IN CUCINA CON JERRY, (si muovono le mani verso destra come per spostare l'aria in dietro)
TOM VA IN CUCINA CON JERRY, (si muovono le mani verso sinistra come per spostare l'aria in dietro)
E SUONA IL SUO VECCHIO BEN-GIOI BOING-BOING-BOING-BOING: (suonare la chitarra)
FLI (flauto verso destra)
FLAI (flauto verso sinistra)
TRULLALLA', (suonare il violino)
FLI (flauto verso destra)
FLAI (flauto verso sinistra)
TRULLALLA', (suonare il violino)
FLI (flauto verso destra)
FLAI (flauto verso sinistra)
TRULLALLA', (suonare il violino)
E SUONA IL SUO VECCHIO BEN-GIOI BOING-BOING-BOING-BOING! (suonare la chitarra)"
Poi ci siamo spostati in sezione per fare merenda. La sezione è divisa da parti di arredamento in due ambienti, uno per le attività di gioco ed uno per il pranzo con due tavoli e le seggioline. Questo aspetto della flessibilità degli spazi è molto presente nel nido, gli arredi dividono ambienti più grandi e danno loro un aspetto diverso. Ci siamo spostati poi nel bagno, i bambini sono abbastanza grandi e fanno tutti la pipì nei waterini. Le educatrici hanno richiesto ai genitori di portare pannolini a mutandina dotati di velcro laterale così da non dover spogliare i bambini per cambiarli. Chi fa la cacca nel vasino viene premiato, come rinforzo a questo comportamento.
Ci siamo recati nel laboratorio che è stato ricavato da un ripostiglio: anche se piccolo, questo ambiente è dotato di tutto ciò di cui c'è bisogno. Essendo un periodo intorno alle feste natalizie, abbiamo completato i lavoretti attaccando la "neve" sugli abeti che i bimbi avevano colorato la scorsa settimana con la tempera verde; hanno fatto esperienza sensoriale toccando il cotone morbido e incollandone delle palline; hanno poi dipinto con pennelli e tempera gialla e dorata delle stelline di cartoncino ed hanno infine fatto un po' di attività di pasticciamento con i colore giallo ed i pennelli sulla carta che rivestiva il tavolo. Era interessante osservare i diversi comportamenti rispetto al colore ed allo sporcarsi le mani: chi preferiva il contatto con la tempera e chi era più interessato alla quantità di colore ed al proprio pennello; chi strisciava il pennello e chi lo batteva con le setole nel colore; chi pensava alla sua parte di foglio e chi andava su quella dei compagni vicini...
Dopo aver lavato le mani siamo andati di nuovo a fare pipì tutti insieme facendo un trenino, per gli spostamenti le educatrici coinvolgono i bambini con una canzoncina che parla di un trenino (ora non la ricordo ma l'avrò imparata per il prossimo post!) per farli stare in ordine per quanto possibile, ed è una tecnica che funziona! 
Il momento del pranzo: tutti i bambini hanno imparato a mangiare da soli, chi non sta alle regole viene messo seduto lontano dal gruppo per un po'. Certi bambini si offendono, ma c'è chi rimane indifferente. Alla fine del pranzo abbiamo ascoltato un cd in cui sono registrati rumori diversi, dai versi degli animali della fattoria ai rumori di strumenti quotidiani (come la sveglia, il bussare alla porta e le campane...), dai rumori dei mezzi di trasporto (macchina, motorino, aereo, treno, elicotter...), ai rumori che possono venire da una persona (tosse, risata, starnuto, fischio...). I bambini riconoscevano i rumori ed ascoltavano divertiti cercando di imitare con gesti e suoni ciò che sentivano ed interpretavano. In base ai caratteri dei diversi bambini, ho potuto osservare le diverse "drammatizzazioni" dei suoni ascoltati.
E' l'ora di andare a casa per qualcuno e di andare a nanna per qualcun altro: tutti insieme divezzi e semidivezzi aspettano nel salone giocando liberamente con tricicli e costruzioni o semplicemente correndo o rilassandosi sul tappetone. Con un'educatrice ho giocato con V., un bambino che non cammina ancora da solo, facendogli fare qualche passo prima verso una e poi verso l'altra da solo: era molto divertito e soddisfatto per tutti i complimenti e le attenzioni che riceveva e si impegnava per arrivare in poco tempo.
All'una e mezza i più grandi si spostano nella loro stanza della nanna, ed alle 2.00 i più piccoli vanno a fare il riposino. A quell'ora sono tornata a casa soddisfatta.
Spero che le canzoncine che inserirò siano utili e aspetto commenti, critiche e suggerimenti, come sempre!
Immagine da: italiansoflondon.com
Buona settimana!!!
Ely

sabato 4 dicembre 2010

Rieccomi qua!

Fotografia delle raccolte di Anne Geddes, la fotografa dei bimbi

Ciao a tutti!!!
Mi scuso per questa assenza prolungata ma sono stata sommersa dallo studio... :(
Lo studio, anche se a volte può risultare noioso, fornisce sempre qualcosa in più, ed è quel qualcosa che voglio "regalarvi" oggi...
Ho seguito un corso di Metodologia del Gioco e dell'Animazione e le cose che ne ho potuto ricavare sono davvero preziose per chi, come me, vuole mettersi in gioco nell'ambito dell'educazione della prima infanzia per aiutare a crescere quei docissimi cuccioli che sono i bambini da 0 a 3 anni. Di certo non tutti sanno che l'Asilo Nido soltanto in tempi recenti sta assumendo il ruolo di istituzione educativa e non soltanto assistenziale, per cui è importante creare setting educativi che siano adeguati alle fasce d'età ed alle esigenze specifiche del gruppo di bambini che vi trascorrerà gran parte della propria quotidianità. Aspetti da tenere in considerazione sono quindi la flessibilità degli spazi, che possono quindi subìre modifiche per essere più congeniali alle attività ed ai soggetti a cui sono destinati (aspetto che osserverò da vicino nel Nido in cui andrò ad operare), e la progettazione di tali spazi e delle attività da proporre, facendo attenzione ai contenuti e sottoponendole a continua osservazione e valutazione; in ultimo bisogna fare attenzione al sovraccarico di stimoli (che produce confusione e porta disinteresse) ed all'opposto, alla loro assenza (che genera pigrizia).
Il gioco, in particolare per questa fascia d'età, si rivela molto importante per il raggiungimento delle teppe di crescita fisica ma anche sociale, ci dice infatti L. Vygotskij (autorevole studioso dello sviluppo in ambito soprattutto sociale): "Il gioco si colloca nell'ambito del possibile" e svolge la funzione evolutiva di apertura di una "zona di sviluppo prossimale" che rende possibile, attravaerso la guida della figuara di riferimento o del gruppo dei pari (coetanei), il passaggio alla tappa evolutiva direttamente successiva a quella in cui si trova il bambino. In sostanza: tra la fase di sviluppo in cui il bambino si trova (e rispetto a questa ha sviluppato certe capacità) e quella in cui il bambino si troverà va collocata questa "ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE" che è ciò che il bambino POTENZIALMENTE può fare. Con l'aiuto di coetanei più esperti o dell'educatrice il bambino può esercitarsi in queste attività fino ad arrivare a compierle da solo.
Inoltre "il gioco ha la funzione di fase di transizione nel processo di separazione del significato dall'oggetto reale" quindi si può dire che il gioco dia gli strumenti per rendere possibile l'attività dell'astrazione; in ultimo "nel gioco le regole diventano oggetto di attenzione e riflessione" in quanto si può riflettere sulla trasgressione delle regole ed i suoi effetti. Possiamo dire che "Il gioco implementa lo sviluppo cognitivo, affettivo, motivazionale e sociale". Quindi, al contrario di ciò che possiamo pensare, il gioco risulta essere uno strumento imortantissimo, sia esso strutturato o non strutturato, il compito dell'educatrice è di implementare in modo positivo il comportamento ludico! :)
Ieri ho affrontato l'esame di Neuropsichiatria Infantile. Sebbene i contenuti non fossero dei più allegri, anche questo insegnamento è stato di aiuto per la mia futura carriera: mi ha permesso, infatti, di avere più chiare le differenze tra le tante patologie che si possono presentare nella prima infanzia e di comprenderne in modo abbastanza approfondito le cause. Di tutto questo corso ciò che più mi ha colpito è il fatto che l'ambiente relazionale del bambino sia molto importante per la sua salute psichica, di conseguenza i più piccoli hanno il diritto di venire al mondo sentendosi accolti e desiderati per evitare il più possibile danni al sistema relazionale e cognitivo. Anche in quest'ambito l'ambiente ha molta importanza ed influenza molto il modo di approcciarsi al mondo.
Con questo nuovo bagaglio di conoscenze parto verso la mia nuova avventura che comincia lunedì 6 dicembre... Sono ansiosa di conoscere i bimbi e di osservare le loro reazioni alla mia presenza, sempre sperando che tutto vada per il meglio!!!
Ringrazio chi ha partecipato al mio sondaggio e spero che al mio prossimo ingresso compaia qualche commento...
Buon Week-End a tutti!!!
Ely ;*

venerdì 12 novembre 2010

Tra poco si comincia... =)

Ciao a tutti!
Scusate questa pausa così prolungata...! Non immaginavo fosse una procedura così lunga quella del tirocinio, mi riferisco soprattutto alla burocrazia! Documenti da preparare, progetto da stilare... Ma finalmente... Ieri ho consegnato tutto e sono pronta per partire!
Il giorno 1 dicembre farò il mio ingresso nel nido comunale del mio paese (non scriverò cose precise su bambini e luoghi per un motivo di privacy), e vi terrò aggiornati sul mio "lavoro" e su quello che osserverò in questo ambiente.
Ieri ho fatto il primo colloquio vero e proprio con la mia tutor docente, ovvero la professoressa che mi supporterà nel periodo del mio tirocinio e mi aiuterà nel monitoraggio della mia esperienza. E' stata molto gentile e mi ha suggerito di osservare attentamente quello che mi starà intorno per avere materiale di riflessione per la mia relazione finale(quella che per le lauree magistrali viene chiamata tesi), in cui potrò anche fare proposte per cercare di modificare alcuni aspetti che ho visto e che "stonano" in qualche modo ai miei occhi.
Il tirocinio è comunque un'esperienza in cui io sarò una figura che affianca l'educatrice, senza alcuna responsabilità sui bambini. Le educatrici dell'asilo nido, d'accordo con la coordinatrice psicopedagogica, stileranno per me una sorta di "piano di rotazione" secondo cui io potrò, di giorno in giorno, spostarmi nelle diverse sezioni, e quindi stare con bambini diversi e di età diverse. Avrò occasione di osservare contesti differenti essendo presente sia alla mattina che al pomeriggio.
Attendo impaziente la data d'inizio del mio tirocinio e spero che qualcuno segua il mio blog, anche per darmi qualche consiglio su possibili attività da proporre (nelle ore pomeridiane avrò occasione di progettare semplici attività indirizzate al piccolo gruppo di bambini che usufruiscono dell'orario prolungato).
Intanto vi saluto e... Aspetto dei vostri interventi!!!
Ciao a tutti!!! ;)
Ely

venerdì 5 novembre 2010

Questo è il mio primo post...


Ciao a tutti!
Questo è il primo post del mio nuovo blog! Mi chiamo Elisa e sono una studentessa al terzo anno della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Padova. No, non vado a fare la maestra, come pensano tutti... Il mio obiettivo è diventare educatrice di bambini da 0 a 3 anni! In questo blog vorrei tenere una sorta di diario di bordo che documenterà la mia esperienza di tirocinio nell'Asilo Nido comunale del mio paese; inizierò il primo dicembre, per ora sto facendo firmare le carte e spero proceda tutto bene!
Che dire? Spero di catturare l'attenzione di almeno alcuni di voi navigatori del web!
A prestissimo!!!
;) Elisa