Esperienza di tirocinio al nidO

Ciao a tutti!!! Spero seguiate il mio nuovo blog sull'asilo nido! Ci saranno Commenti e riflessioni sulle mie giornate di tirocinio, ma ci sarà anche spazio per confrontarsi con chi sta facendo\farà\ ha fatto esperienze simili... Vi aspetto!





martedì 25 gennaio 2011

Tante canzoncine!!!

Immagine tratta da: pupazzi-tessuto.blogspot.com

Buonasera a tutti!!!
Scusate questa mia lunga assenza, ma ho avuto problemi con la connessione e li ho tutt'ora... Perciò non potrò scrivere sempre, ma so che vi accontenterete!
Anche questa settimana sono andata al nido affiancando le educatrici della sezione divezzi. Come sapete già, dopo la merenda del mattino, che si svolge verso le ore 10.00, c'è un momento dedicato alle canzoncine (che per i bambini della sezione divezzi si svolge prima della merenda, seduti in cerchio nel salone).
I bambini sono ancora tutti seduti a tavola, le educatrici tolgono i bavaglini e mostrano ai bambini una scatola grande a quadretti rossi e bianchi. In essa sono contenuti molti pupazzi che servono ad animare le canzoncine. Le educatrici infatti hanno notato che oltre ai gesti, per coinvolgere i bambini, sono utili anche i piccoli animaletti di peluche che hanno deciso di tenere chiusi nella scatola per assolvere a questo compito. I bambini riconoscono quei pupazzi non come giocattoli ma come i protagonisti delle canzoncine!
E' interessante osservare che i bambini non solo partecipano cantando a modo loro e battendo le mani, ma iniziano a riconoscere il ritmo ed arricchiscono la loro esperienza di parole e gesti nuovi.
Vi riporto di seguito qualche canzoncina che ho imparato:
LA RANA
Son la rana - CRA! CRA!
Durlindana - CRA! CRA!
Ballo da una settimana! - CRA! CRA!
Quando piove - CRA! CRA!
E' una gran festa! - CRA! CRA!
Ballo sotto alla tempesta! - CRA! CRA!
C'è... Un ranocchio - CRA! CRA!
Di Marsala - CRA! CRA! 
Che è salito sulla scala - CRA! CRA!
Per vedere - CRA! CRA! 
Allo specchio - CRA! CRA!
Se è un po' giovane o un po' vecchio- CRA! CRA!
Ma... Scendendo dalla scala
E' caduto,
Si è rotto il naso
E ha fatto PUUUMMM!!!


La ranocchia di peluche viene fatta saltellare e ballare dall'educatrice, e viene buttata a terra quando nella canzoncina si dice PUUUM! Poi l'educatrice la coccola perchè si è fatta male e fa domande ai bambini del tipo "Dove la portiamo adesso?" "Chiamiamo il dottore?" per renderli più partecipi.


LA SCIMMIETTA
C'era una volta (Si fa finta di essere appesi al ramo e ci si dondola)
Una scimmietta 
Che se ne stava
Sola soletta,
Sulla cima di un bel ramo,
Si dondolava piano piano.
Passa una zebra 
E la scimmietta le fece CUCU - CUCU (Si fa cucù coprendosi il viso con le mani 2 volte)
Poi la giraffa 
Allunga il collo (Si allunga il collo e lo si tocca con le mani)
E spinse la scimmia che cade giùùù!!! (Si fa cadere il pupazzo della scimmietta a terra)
Aiuto! Aiuto!
Chiamate un dottore!
Sulla mia testa sento di già
Quattro bernoccoli,
Eccoli QUA!!! (L'educatrice posa la scimmietta sulla testa di ogni bambino contando fino a 4)

Immagine da:abcgiocattoli.com

IL LEPROTTINO
Nel bosco una casetta. (Si fanno i festi del tetto con le mani)
Lo scoiattolo alla finestra. (Si fa finta di guardare alla finestra)
Corre corre un leprottino, 
Bussa forte al mio porton! (Si bussa sul tavolo e si fa correre il pupazzo del leprottino)
"Aiuto! Aiuto! Per carità!
Il cacciatore mi vuol Sparare!" (Si mima il fucile con le mani)
"Vieni, vieni leprottino,
ti darò la man!" (L'educatrice passa da tutti i bambini perchè diano la manina al leprottino)
immagine da: abcgiocattoli.com

I bambini, seppure siano piccoli sono in grado di prestare molta attenzione, soprattutto se vengono coinvolti in prima persona nel gioco. Un giorno, cantando una canzoncina in cui in un certo momento si deve fare silenzio, tutti sono rimasti ammutoliti ad aspettare che le educatrici riprendessero a cantare.
L'asilo nido è anche questo. E' certamente gioco e allegria, ma anche ascolto e partecipazione. I bambini, stando in silenzio in quel momento, hanno dimostrato di aver compreso il tempo ed il senso della canzoncina.
Anche per questa sera vi saluto e vi ringrazio perchè mi seguite, sempre sperando di trovare qualche nuovo commento al mio prossimo ingresso nel blog!
Ciao a tutti!
Eli :)

lunedì 17 gennaio 2011

Proviamo ad infilare...

Ciao a tutti!
Avrete di certo notatao che nell'ultimo post ho cambiato un po' stile. Questo perchè mi sono resa conto di scrivere davvero troppo e spero che, concentrandomi su ciò che mi colpisco ogni giorno, siate più invogliati a leggere die post più brevi!
Oggi, dopo la merenda, con il gruppetto di D. che non fa il pisolino alla mattina, siamo andati in sezione. L'educatrice ha fatto sedere i baimbi nell'angolo morbido sul tappetone e a ciascuno ha dato una bottiglietta vuota di quelle dell'ammorbidente con il collo largo ed una manciata di catenelle (di quelle in metallo per appendere i quadri e quelle colorate con le perline che si mettono sull'albero di natale). Io e D. abbiamo iniziato a mettere le catenelle nelle bottigliette, i bambini ci guardavano incuriositi e nel frattempo iniziavano ad esplorare il materiale a loro disposizione. Poco dopo tutti hanno iniziato ad imitarci: cercavano di inserire le catenelle facendo "centro" nel buco della bottiglia calandole dall'alto. Dopo qualche prova e vedendo che ci mettevano più tempo, qualcuno si è stancato ed è andato a giocare con i giochi strutturati (già pronti) presenti nella sezione. Altri bambini sono rimasti seduti tranquilli a provare nuove tecniche per inserire le catenelle: hanno scoperto che mettendono dentro un pezzetto poi si può mettere dentro il resto piano piano e quando la catenella è nella bottiglia se si muove fa rumore! Alcuni hanno capito che le catenelle sono come le collane della mamma e, seppure non fossero chiuse, hanno iniziato a metterle al collo e a far vedere a me e a D quanto fossero belle, Io mi divertivo a mandare i bambini a guardarsi allo specchio e a fare complimenti per vedere i loro faccini soddisfatti.
E' interessante vedere che non tutti i bambini hanno lo stesso comportamento nel rapportarsi agli oggetti e  al gioco, questo dipende ovviamente dal materiale a disposizione come anche dal carattere di ciascun bambino perchè ci può essere qualcuno che sa utilizzare in più modi ciò che ha a a disposizione e chi tende ad annoiarsi più velocemente.
Allo stesso modo ho avuto l'opportunità di osservare quanto anche del materiale non strutturato, vale a dire oggetti che di per sè non hanno la funzione di gioco, che proviene dalla vita quotidiana possa esercitare attrazione sui bambini in età di sviluppo e contribuiscano a creare situazioni di scoperta ed esercizio delle potenzialità degli stessi. Nel caso delle catenelle e delle bottigliette l'obiettivo nascosto dell'educatrice era rinforzare nei bambini la capacità di infilare qualcosa dentro qualcos'altro, tuttavia la fantasia dei bambini ha saputo creare nuove situazioni stimolanti di gioco come nel caso delle collane e del fare rumore scuotendo le bottigliette piene di catenelle.
Il materiale non strutturato non è sempre sicuro, quindi è bene che l'educatrice non perda mai di vista i bambini: qualcuno ha fatto roteare una catenella ma è stato tempestivamente fermato. Similmente con altri materiali può succedere qualcosa di spiacevole se vengono usati nel modo sbagliato. E' giusto accompagnare i bambini in ogni momento e saper spiegare e mostrare loro come vanno usati i materiali nel modo corretto senza impedire lo sviluppo di nuovi percorsi creativi senza che questi vadano a ledere in qualche modo gli altri.
Per oggi vi auguro buona serata! Spero di darvi qualche spunto di riflessione e qualche informazione in più riguardo queste prime età della vita!
Scrivetemi, che vi aspetto!
Eli ;)
Immagine da: fatucci.it

venerdì 14 gennaio 2011

La magia della farina gialla...

Buonasera a tutti!!!
Anche ieri mattina sono stata al Nido con i bimbi più piccini... :)
Abbiamo fatto una cosa nuova dopo la merenda... Siamo andati in laboratorio con il gruppo di D., che di solito non fa il pisolino prima di pranzo, a giocare con la farina gialla!
Anche i bambini di questo gruppo conoscono il significato della stanza del laboratorio, e sanno che è diverso dalle altre stanze. Certo, sono meno disciplinati dei bambini del gruppo dei semidivezzi, ma anche loro sono interessati alle attività e curiosi di mettersi alla prova. Il piccolo laboratorio è strutturato in modo che i bambini si possano sedere su piccole panchine per lasciare all'educatrice il tempo di predisporre i materiali e di mettere ad ognuno il grembiulino. Sono disponibili nella piccola stanza dei tavolini, ciascuno con un "buco" di forma rettangolare al centro in cui va predisposta una vaschetta in plastica contenente il materiale per svolgere l'attività.
Quando tutti hanno indossato il grembiulino, io e D. abbiamo fatto in modo che si disponessero attorno ai 3 tavolini nelle cui baccinelle era contenuta farina gialla. All'inizio i bimbi erano un po' titubanti di fronte alla farina, poi abbiamo distribuito dei bicchierini in plastica dura per fare i travasi e finalmente tutti hanno iniziato a giocare, travasare, anche a mettere in bocca (che è un ottimo modo per conoscere!). Qualcuno non è proprio in grado di stare al proprio posto e prende gli oggetti dalle mani dei compagni.
Dopo un po' di minuti passati a giocare con i bicchieri abbiamo distribuito delle bottigliette a collo largo per travasare in modo diverso; in seguito è stata la volta di una manciata di soldatini colorati che potevano nascondersi sotto la farina; infine dei cucchiaini. Quasi tutti i bambini sono in grado di usarli correttamente, infatti in questo gruppo tutti mangiano da soli. Qualcuno ha scoperto che la farina si poteva anche lanciare a terra e in alto... Ma non è stata un buona idea! E' bastato un piccolo richiamo spiegando perchè non si fa con "Sennò va negli occhi dei bimbi" è bastato a far sì che il fatto non si ripetesse.
E' arrivato il momento di mettere in ordine il materiale e soltanto qualcuno è andato senza problemi a lavarsi le manine, volevano rimanere a giocare con la farina!!!
Con le manine pulite e tanta soddisfazione siamo andati tutti a mangiare la pappa in sezione.
Credo che queste piccole e semplici attività aiutino molto di più i bambini a scoprire il mondo intorno a loro rispetto ad attività più complesse di cui magari essi non riescono a comprendere a pieno il significato. Disporre di una stanza che funge da laboratorio è molto utile per permettere ai bambini di organizzare i loro vissuti in uno schema di tempi e luoghi precisi perchè, ribadisco, i bambini hanno bisogno di stabilità.
Colgo l'occasione per rispondere ad un post di Sara... I bambini dell'asilo nido hanno saputo controllarsi di fronte ad una situazione come quella della "recita". Ovviamente guardavano i genitori, li chiamavano e li salutavano ma non si alzavano anche grazie alla presenza rassicurante di 3 educatrici sedute tra loro nel piccolo semicerchio. Questa situazione è stata aiutata anche dal fatto che la piccola rappresentazione è stata molto breve e coinvolgeva in prima persona i bambini (i quali erano i 2 gruppi dei più grandi).
Ho ricevuto da alcuni amici un suggerimento riguardo la lunghezza dei miei post... Mi scuso ma quando inizio a raccontare non mi fermo più! Da adesso in poi sarò più breve e coincisa!
Un bacione a tutti e grazie!
Eli ;*
immagine da: alimentipedia.it

mercoledì 12 gennaio 2011

Finite le Feste ricomincia la FESTA! :)

Immagine tratta da: pourfemme.it

Ciao a tutti e bentornati dalle vacanze!!!
Spero abbiate trascorso bene queste 2 settimane e spero anche la ripresa delle vostre attività non sia stata troppo traumatica!
Io lunedì sono ritornata al nido (Sono già in ritardo di ben 3 giorni nell'aggiornare il mio blog!!! Per questo mi scuso con chi mi segue!), ed i sorrisi che mi hanno accolto, più l'abbraccio di una bambina mi hanno fatto subito dimenticare il mio letto!
L'accoglienza si è svolta come al solito nel salone e, mentre giocavo con i bimbi, D., una delle educatrici, mi ha annunciato che trascorrerò il mese di gennaio con i due gruppi dei semidivezzi (i bambini "mezzani" con età compresa tra i 15 ed i 24 mesi), a febbraio invece sarò con i lattanti (il gruppo di bambini di età compresa tra i 6 ed i 15 mesi, anche se tutti hanno già superato i 12 mesi ora nel nido).
La "mia" routine qundi è cambiata, seppure non di molto; i cambiamenti riguardano per lo più gli ambienti e poche abitudini, ma per bambini così piccoli ogni minimo cambiamento si ripercuote direttamente sui loro stati d'animo e sui loro vissuti. Come dicevo in un post precedente, i bambini hanno un gran bisogno di stabilità e regole per potersi orientare nel tempo e nello spazio. La giornata è scandita in momenti precisi che, col passare del tempo, il bambino interiorizza e fà propri così da acquisire maggiore sicurezza e fiducia in chi gli sta intorno.
Dopo il momento di gioco libero nell'accoglienza, con la sezione "Tulipani" siamo andati in una delle due sezioni. I gruppi sono 2, entrambi composti da 8 bambini, in uno dei 2 gruppi i bimbi sono un po' più piccoli ed hanno abitudini leggermente diverse: loro erano già in sezione con S, la loro educatrice, e dopo la merenda fanno un pisolino mentre il gruppo di D. va a giocare nella propria sezione. La sezione in cui siamo andati a fare merenda è un ambiente più grande diviso in 3 ambienti diversi che forse ho già descritto in precedenza... Sono gli arredi a dividere i lettini dai tavoli su cui si mangia e dallo spazio dedicato al gioco. La sezione è dotata anche di un piccolo bagno con fasciatoio e lavandino (questi bambini non hanno ancora raggiunto il controllo sfinterico, quindi portano ancora il pannolone), ci sono anche dei piccoli scaffali, uno per ogni bambino, in cui ci sono per ognuno i propri pannolini.
Durante la merenda ho notato che c'è molta differenza tra i 2 gruppetti di bambini, seppure abbiano la stessa età ed abbiano solo qualche mese di distacco: il gruppo di D. mangia quasi autonomamente seduto ad un tavolino rettangolare su seggioline; mentre il gruppo di S. è seduto su piccoli seggioloni ad un tavolo semicircolare in modo che l'educatrice riesca a seguirli e ad aiutarli, qualcuno di loro fa molti pasticci e butta per terra il cibo perchè non ha ancora affinato la manualità per poter mangiare correttamente, tuttavia i bambini sono incitati a fare da soli.
Finita la merenda il gruppo dei più grandini è andato in sezione a giocare, mentre io sono rimasta ad aiutare S. che doveva cambiare i bimi ed addormentarli.
Qualche bimbo di questo gruppo già lo conoscevo perchè si ferma al pomeriggio, invece qualcuno mi ha vista per la prima volta ma non ha esitato a richiedere la mia attenzione per farsi coccolare durante il piccolo momento di gioco prima della nanna. Questo mi porta a rafforzare ancora di più la decisione che ho preso decidndo di occuparmi di bambini così piccoli: so che comunque non mi giudicheranno mai, ma si fideranno dell'impressione che do loro quando veniamo in contatto, se si sentono accolti sono sereni e danno fiducia a chi si dimostra disponibile, inoltre sanno dare tantissima soddisfazione soltanto prendendoci per mano...
Dopo il cambio dei pannolini abbiamo messo i bimbi nelle culle (che dolci!) ed abbiamo cullato chi era irrequieto... Hanno dormito per una buona mezz'ora e non volevano più svegliarsi per la pappa!
Al momento del pranzo arriva anche A. a dare una mano alle 2 educatrici, ci siamo divise i più piccoli per aiutarli e controllare che non si lavassero con la minestrina, ma sono tutti molto bravi, anche se qualcuno fa il pigrone e preferisce essere imboccato! Una  bimba a cui sono subito sembrata simpatica mi guardava affascinata mentre mangiavo e... voleva mettere le manine nel mio piatto!
Il momento del pranzo è un momento abbastanza delicato, ad ogni bambino si cerca di lasciare il suo spazio ed il suo tempo per riuscire a fare da solo. E' molto importante lasciare chi i bambini esprimano la propria autonomia con i modi e con i tempi che più si adattano alle loro esigenze. Ogni bambino ha una propria identità che deve emergere all'interno del gruppo quindi si aspetta tutti il compagno che deve finire la minestrina per poi passare al secondo (questo vale per i gruppi dei tavoli che a pranzo sono 3: il gruppo da 8 di D., un tavolo da 3 per A. ed uno da 4 per S.), questo anche per evitare che i bambini vedendo il proprio vicino con un alimento diverso smettano di mangiare per capriccio. Logicamente non si rimane delle ore a pranzo, quando qualcuno rimane troppo indietro è giusto aiutarlo facendo attenzione alle sue prticolari esigenze.
Finito di pranzare ci siamo spostati tutti assieme nell'angolo della sezione adibito al gioco libero e a gruppetti di 3 i bambini sono andati a cambiare il pannolone con una delle 2 educatrici. Quando sono arrivate le 13.30, ora fissata per il ritiro dei bimbi che non usufruiscono del tempo pieno, ci siamo spostati nel salone dove già correvano e giocavano i bimbi più grandi.
Martedì Pomeriggio:
Al martedì, come di consueto, ho affiancato M. con il gruppo dei più grandi. Quando sono arrivata alle 14.00 dormivano quasi tutti. Mi sono accovacciata vicino al lettino di S. per massaggiarle la schiena, visto che continuava a rigirarsi. Nel giro di poco si è addormentata! Anche queste sono soddisfazioni! Poi M. è andato nella saletta adiacente ed io sono rimasta tutto il tempo con i bimbi al buio... E' divertente guardarli dormire nella penombra anche se qualcuno russa ed ha molta tosse in questo periodo. I bimbi più grandi dormono senza svegliarsi addormentandosi da soli, a meno che non abbiano tanta tosse o una giornata proprio storta.
Finalmente è errivata l'ora di svegliarsi per andare a fare merenda: abbiamo tirato le tende e messo a ognuno le proprie scarpine ma... Qualcuno si è alzato di cattivo unore e voleva starsene a letto! Pian pianino ci siamo avviati a fare pipì facendo il trenino nentre M. convinceva chi voleva restare a letto e metteva i ciucci nei rispettivi armadietti. Fatta la pipì e cambiato i pannolini bagnati, finalmente eravamo tutti pronti per la merenda... "Ecco il treno, lungo lungo..."  Così siamo arrivati in sezione e tutti hanno mangiato il proprio yogurt.
Sono corsi tutti in salone a giocare e M. ha dato a ciascuno un cerchio colorato. Dopo un po' di lanci abbiamo fatto il gioco dei colori: i cerchi erano tutti a terra (2 rossi, 3 gialli, 3 blu e 3 verdi), M. chiedeva ai bimbi tutti disposti in riga di portargli i cerchi di un colore. I bimbi si divertivano a correre e afferrare i cerchi più che a fare attenzione ai colori, ma vi assicuro che i loro visetti divertiti non hanno prezzo! Dopo il gioco abbiamo aspettato le mamme e i nonni nel salone fino alle 17.30, quando ci siamo riuniti al gruppetto di A.
Mercoledì Mattina:
Questa mattina sono arrivata come di consueto e dopo poco tempo trascorso in salone, con il gruppo di D. siamo andati nella "Stanza dei Salti". E' un ambiente creato appositamente per la psicomotricità in cui i bimbi giocano su materassi e forme morbide, usano palloni e si nascondono nella "Casetta" o "Tana", costituita da un telo attaccato al muro sostenuto da una sedia per formare una tettoia. L'educatrice mi ha fatto notare quanto i bambini in questa stanza si sentano liberi di muoversi, di stare stesi, di correre e di spostare oggetti. Si sono messi in 4 in uno scatolone per fare la macchina, si sono dondolati rovesciando un grande anello di gommapiuma su un'altro oggetto rendendolo instabile ed hanno fatto tutto sorridendo ed anche mostrando espressioni molto concentrate. Non lo penserebbe mai un adulto ma è una gran fatica salire tre gradini da pochi centimetri o camminare e saltare sul materasso!
Dopo aver rimesso le scarpe a tutti (in molti le sanno solamente togliere, in quanto infilare è un'azone più complessa che richiede dei movimenti diversi che non tutti hanno già interiorizzato) siamo andati in sezione a fare merenda con l'altro gruppetto.
Finito di mangiare è arrivao il momento della nanna per i più piccoli e come lunedì sono rimasta con S. a cullare i bimbi e a fare 4 chiacchiere fino all'ora di pranzo.
Mi accorgo ogni giorno che il clima fra le educatrici è di grande collaborazione, credo sia una situazione che si è creata con il tempo dato che lavorano ormai da molti anni fianco a fianco. Spero di riuscire in un futuro a creare un clima analogo per il mio lavoro in team, perchè non è cosa semplice comprendersi e comprendere le esigenze dell'altro facendole convivere con le proprie soprattutto in ambito lavorativo.
La mattinata è proseguita come il lunedì con il pranzo ed il gioco libero in sezione fino all'ora del ritrovo in salone.
Anche se molto stancante questo tirocinio riesce a darmi moltissimo sia per la mia futura esperienza lavorativa, che per quanto riguarda l'aspetto emotivo-relazionale. Stare con i bambini è sempre una grande gioia per me e vivere con loro le piccole conquiste quotidiane è fonte di grande soddisfazione. Ovviamente parlo per la mia persona, ma credo che per fare un lavoro come l'educatore che richiede un grande investimento soprattutto rispetto alle emozioni ed alle relazioni, si debba fare un grande lavoro su di sè per capire se è veramente quello che si vuole e che ci si sente di fare. Se una persona non è adatta ad intrecciare relazioni e ad avere rapporti diretti, diventa un problema relazionarsi con bambini da 0 a 3 anni, i quali comunicano e ricevono messaggi soprattutto nella sfera del non verbale, ovvero attraverso gesti, sguardi, contatto fisico e tono di voce. Il bambino potrebbe, attraverso una relazione non corretta, costruire un'immagine di sè negativa, soprattutto se si sente rifiutato, e questo sarà un danno indelebile nella sua esistenza. Io spero tanto di riuscire a dare a questi bambini quanto si meritano per aiutarli, per quanto poco, a crescere sereni.
Auguro a tutti una buona serata, sempre nella speranza che qualcuno mi lasci qualche commento...
Ciao a tutti!
Eli ;*