Esperienza di tirocinio al nidO

Ciao a tutti!!! Spero seguiate il mio nuovo blog sull'asilo nido! Ci saranno Commenti e riflessioni sulle mie giornate di tirocinio, ma ci sarà anche spazio per confrontarsi con chi sta facendo\farà\ ha fatto esperienze simili... Vi aspetto!





mercoledì 12 gennaio 2011

Finite le Feste ricomincia la FESTA! :)

Immagine tratta da: pourfemme.it

Ciao a tutti e bentornati dalle vacanze!!!
Spero abbiate trascorso bene queste 2 settimane e spero anche la ripresa delle vostre attività non sia stata troppo traumatica!
Io lunedì sono ritornata al nido (Sono già in ritardo di ben 3 giorni nell'aggiornare il mio blog!!! Per questo mi scuso con chi mi segue!), ed i sorrisi che mi hanno accolto, più l'abbraccio di una bambina mi hanno fatto subito dimenticare il mio letto!
L'accoglienza si è svolta come al solito nel salone e, mentre giocavo con i bimbi, D., una delle educatrici, mi ha annunciato che trascorrerò il mese di gennaio con i due gruppi dei semidivezzi (i bambini "mezzani" con età compresa tra i 15 ed i 24 mesi), a febbraio invece sarò con i lattanti (il gruppo di bambini di età compresa tra i 6 ed i 15 mesi, anche se tutti hanno già superato i 12 mesi ora nel nido).
La "mia" routine qundi è cambiata, seppure non di molto; i cambiamenti riguardano per lo più gli ambienti e poche abitudini, ma per bambini così piccoli ogni minimo cambiamento si ripercuote direttamente sui loro stati d'animo e sui loro vissuti. Come dicevo in un post precedente, i bambini hanno un gran bisogno di stabilità e regole per potersi orientare nel tempo e nello spazio. La giornata è scandita in momenti precisi che, col passare del tempo, il bambino interiorizza e fà propri così da acquisire maggiore sicurezza e fiducia in chi gli sta intorno.
Dopo il momento di gioco libero nell'accoglienza, con la sezione "Tulipani" siamo andati in una delle due sezioni. I gruppi sono 2, entrambi composti da 8 bambini, in uno dei 2 gruppi i bimbi sono un po' più piccoli ed hanno abitudini leggermente diverse: loro erano già in sezione con S, la loro educatrice, e dopo la merenda fanno un pisolino mentre il gruppo di D. va a giocare nella propria sezione. La sezione in cui siamo andati a fare merenda è un ambiente più grande diviso in 3 ambienti diversi che forse ho già descritto in precedenza... Sono gli arredi a dividere i lettini dai tavoli su cui si mangia e dallo spazio dedicato al gioco. La sezione è dotata anche di un piccolo bagno con fasciatoio e lavandino (questi bambini non hanno ancora raggiunto il controllo sfinterico, quindi portano ancora il pannolone), ci sono anche dei piccoli scaffali, uno per ogni bambino, in cui ci sono per ognuno i propri pannolini.
Durante la merenda ho notato che c'è molta differenza tra i 2 gruppetti di bambini, seppure abbiano la stessa età ed abbiano solo qualche mese di distacco: il gruppo di D. mangia quasi autonomamente seduto ad un tavolino rettangolare su seggioline; mentre il gruppo di S. è seduto su piccoli seggioloni ad un tavolo semicircolare in modo che l'educatrice riesca a seguirli e ad aiutarli, qualcuno di loro fa molti pasticci e butta per terra il cibo perchè non ha ancora affinato la manualità per poter mangiare correttamente, tuttavia i bambini sono incitati a fare da soli.
Finita la merenda il gruppo dei più grandini è andato in sezione a giocare, mentre io sono rimasta ad aiutare S. che doveva cambiare i bimi ed addormentarli.
Qualche bimbo di questo gruppo già lo conoscevo perchè si ferma al pomeriggio, invece qualcuno mi ha vista per la prima volta ma non ha esitato a richiedere la mia attenzione per farsi coccolare durante il piccolo momento di gioco prima della nanna. Questo mi porta a rafforzare ancora di più la decisione che ho preso decidndo di occuparmi di bambini così piccoli: so che comunque non mi giudicheranno mai, ma si fideranno dell'impressione che do loro quando veniamo in contatto, se si sentono accolti sono sereni e danno fiducia a chi si dimostra disponibile, inoltre sanno dare tantissima soddisfazione soltanto prendendoci per mano...
Dopo il cambio dei pannolini abbiamo messo i bimbi nelle culle (che dolci!) ed abbiamo cullato chi era irrequieto... Hanno dormito per una buona mezz'ora e non volevano più svegliarsi per la pappa!
Al momento del pranzo arriva anche A. a dare una mano alle 2 educatrici, ci siamo divise i più piccoli per aiutarli e controllare che non si lavassero con la minestrina, ma sono tutti molto bravi, anche se qualcuno fa il pigrone e preferisce essere imboccato! Una  bimba a cui sono subito sembrata simpatica mi guardava affascinata mentre mangiavo e... voleva mettere le manine nel mio piatto!
Il momento del pranzo è un momento abbastanza delicato, ad ogni bambino si cerca di lasciare il suo spazio ed il suo tempo per riuscire a fare da solo. E' molto importante lasciare chi i bambini esprimano la propria autonomia con i modi e con i tempi che più si adattano alle loro esigenze. Ogni bambino ha una propria identità che deve emergere all'interno del gruppo quindi si aspetta tutti il compagno che deve finire la minestrina per poi passare al secondo (questo vale per i gruppi dei tavoli che a pranzo sono 3: il gruppo da 8 di D., un tavolo da 3 per A. ed uno da 4 per S.), questo anche per evitare che i bambini vedendo il proprio vicino con un alimento diverso smettano di mangiare per capriccio. Logicamente non si rimane delle ore a pranzo, quando qualcuno rimane troppo indietro è giusto aiutarlo facendo attenzione alle sue prticolari esigenze.
Finito di pranzare ci siamo spostati tutti assieme nell'angolo della sezione adibito al gioco libero e a gruppetti di 3 i bambini sono andati a cambiare il pannolone con una delle 2 educatrici. Quando sono arrivate le 13.30, ora fissata per il ritiro dei bimbi che non usufruiscono del tempo pieno, ci siamo spostati nel salone dove già correvano e giocavano i bimbi più grandi.
Martedì Pomeriggio:
Al martedì, come di consueto, ho affiancato M. con il gruppo dei più grandi. Quando sono arrivata alle 14.00 dormivano quasi tutti. Mi sono accovacciata vicino al lettino di S. per massaggiarle la schiena, visto che continuava a rigirarsi. Nel giro di poco si è addormentata! Anche queste sono soddisfazioni! Poi M. è andato nella saletta adiacente ed io sono rimasta tutto il tempo con i bimbi al buio... E' divertente guardarli dormire nella penombra anche se qualcuno russa ed ha molta tosse in questo periodo. I bimbi più grandi dormono senza svegliarsi addormentandosi da soli, a meno che non abbiano tanta tosse o una giornata proprio storta.
Finalmente è errivata l'ora di svegliarsi per andare a fare merenda: abbiamo tirato le tende e messo a ognuno le proprie scarpine ma... Qualcuno si è alzato di cattivo unore e voleva starsene a letto! Pian pianino ci siamo avviati a fare pipì facendo il trenino nentre M. convinceva chi voleva restare a letto e metteva i ciucci nei rispettivi armadietti. Fatta la pipì e cambiato i pannolini bagnati, finalmente eravamo tutti pronti per la merenda... "Ecco il treno, lungo lungo..."  Così siamo arrivati in sezione e tutti hanno mangiato il proprio yogurt.
Sono corsi tutti in salone a giocare e M. ha dato a ciascuno un cerchio colorato. Dopo un po' di lanci abbiamo fatto il gioco dei colori: i cerchi erano tutti a terra (2 rossi, 3 gialli, 3 blu e 3 verdi), M. chiedeva ai bimbi tutti disposti in riga di portargli i cerchi di un colore. I bimbi si divertivano a correre e afferrare i cerchi più che a fare attenzione ai colori, ma vi assicuro che i loro visetti divertiti non hanno prezzo! Dopo il gioco abbiamo aspettato le mamme e i nonni nel salone fino alle 17.30, quando ci siamo riuniti al gruppetto di A.
Mercoledì Mattina:
Questa mattina sono arrivata come di consueto e dopo poco tempo trascorso in salone, con il gruppo di D. siamo andati nella "Stanza dei Salti". E' un ambiente creato appositamente per la psicomotricità in cui i bimbi giocano su materassi e forme morbide, usano palloni e si nascondono nella "Casetta" o "Tana", costituita da un telo attaccato al muro sostenuto da una sedia per formare una tettoia. L'educatrice mi ha fatto notare quanto i bambini in questa stanza si sentano liberi di muoversi, di stare stesi, di correre e di spostare oggetti. Si sono messi in 4 in uno scatolone per fare la macchina, si sono dondolati rovesciando un grande anello di gommapiuma su un'altro oggetto rendendolo instabile ed hanno fatto tutto sorridendo ed anche mostrando espressioni molto concentrate. Non lo penserebbe mai un adulto ma è una gran fatica salire tre gradini da pochi centimetri o camminare e saltare sul materasso!
Dopo aver rimesso le scarpe a tutti (in molti le sanno solamente togliere, in quanto infilare è un'azone più complessa che richiede dei movimenti diversi che non tutti hanno già interiorizzato) siamo andati in sezione a fare merenda con l'altro gruppetto.
Finito di mangiare è arrivao il momento della nanna per i più piccoli e come lunedì sono rimasta con S. a cullare i bimbi e a fare 4 chiacchiere fino all'ora di pranzo.
Mi accorgo ogni giorno che il clima fra le educatrici è di grande collaborazione, credo sia una situazione che si è creata con il tempo dato che lavorano ormai da molti anni fianco a fianco. Spero di riuscire in un futuro a creare un clima analogo per il mio lavoro in team, perchè non è cosa semplice comprendersi e comprendere le esigenze dell'altro facendole convivere con le proprie soprattutto in ambito lavorativo.
La mattinata è proseguita come il lunedì con il pranzo ed il gioco libero in sezione fino all'ora del ritrovo in salone.
Anche se molto stancante questo tirocinio riesce a darmi moltissimo sia per la mia futura esperienza lavorativa, che per quanto riguarda l'aspetto emotivo-relazionale. Stare con i bambini è sempre una grande gioia per me e vivere con loro le piccole conquiste quotidiane è fonte di grande soddisfazione. Ovviamente parlo per la mia persona, ma credo che per fare un lavoro come l'educatore che richiede un grande investimento soprattutto rispetto alle emozioni ed alle relazioni, si debba fare un grande lavoro su di sè per capire se è veramente quello che si vuole e che ci si sente di fare. Se una persona non è adatta ad intrecciare relazioni e ad avere rapporti diretti, diventa un problema relazionarsi con bambini da 0 a 3 anni, i quali comunicano e ricevono messaggi soprattutto nella sfera del non verbale, ovvero attraverso gesti, sguardi, contatto fisico e tono di voce. Il bambino potrebbe, attraverso una relazione non corretta, costruire un'immagine di sè negativa, soprattutto se si sente rifiutato, e questo sarà un danno indelebile nella sua esistenza. Io spero tanto di riuscire a dare a questi bambini quanto si meritano per aiutarli, per quanto poco, a crescere sereni.
Auguro a tutti una buona serata, sempre nella speranza che qualcuno mi lasci qualche commento...
Ciao a tutti!
Eli ;*

2 commenti:

  1. Ciao!!
    Dev'essere davvero bella la tua esperienza! Anch'io ne sto vivendo una simile e mi piace molto seguirti anche per avere un confronto!! purtroppo non ho avuto modo di leggere bene i tuoi primi post (ti ho scoperta da poco) quindi mi chiedevo: come sono i tempi lì al nido in cui ti trovi? perchè dove sono io dormono tra le 12 e le 14 mentre leggevo che da te alle 13.30 sono in salone a giocare..insomma, volevo un po' confrontare!!
    grazie per l'aiuto!!
    E.P.

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  2. Ciao!
    Grazie per avermi lasciato una traccia del tuo passaggio! ;)
    Nel nido in cui mi trovo, i tempi sono organizzati un po' diversamente tra le diverse fasce d'età, per ora non sono ancora stata nella sezione lattanti, quindi non ne so molto sulle loro abitudini ma solitamente divezzi e semidivezzi vanno a nanna dalle 13.45 fino alle 15-45 circa. I più piccoli dei semidivezzi fanno un pisolino anche tra la merenda ed il pranzo (10.45- 11.30 circa), mentre gli altri si dedicano al gioco o ad attività in laboratorio.
    Ciao ciao e buon tirocinio!!!
    Eli

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