Esperienza di tirocinio al nidO

Ciao a tutti!!! Spero seguiate il mio nuovo blog sull'asilo nido! Ci saranno Commenti e riflessioni sulle mie giornate di tirocinio, ma ci sarà anche spazio per confrontarsi con chi sta facendo\farà\ ha fatto esperienze simili... Vi aspetto!





sabato 4 dicembre 2010

Rieccomi qua!

Fotografia delle raccolte di Anne Geddes, la fotografa dei bimbi

Ciao a tutti!!!
Mi scuso per questa assenza prolungata ma sono stata sommersa dallo studio... :(
Lo studio, anche se a volte può risultare noioso, fornisce sempre qualcosa in più, ed è quel qualcosa che voglio "regalarvi" oggi...
Ho seguito un corso di Metodologia del Gioco e dell'Animazione e le cose che ne ho potuto ricavare sono davvero preziose per chi, come me, vuole mettersi in gioco nell'ambito dell'educazione della prima infanzia per aiutare a crescere quei docissimi cuccioli che sono i bambini da 0 a 3 anni. Di certo non tutti sanno che l'Asilo Nido soltanto in tempi recenti sta assumendo il ruolo di istituzione educativa e non soltanto assistenziale, per cui è importante creare setting educativi che siano adeguati alle fasce d'età ed alle esigenze specifiche del gruppo di bambini che vi trascorrerà gran parte della propria quotidianità. Aspetti da tenere in considerazione sono quindi la flessibilità degli spazi, che possono quindi subìre modifiche per essere più congeniali alle attività ed ai soggetti a cui sono destinati (aspetto che osserverò da vicino nel Nido in cui andrò ad operare), e la progettazione di tali spazi e delle attività da proporre, facendo attenzione ai contenuti e sottoponendole a continua osservazione e valutazione; in ultimo bisogna fare attenzione al sovraccarico di stimoli (che produce confusione e porta disinteresse) ed all'opposto, alla loro assenza (che genera pigrizia).
Il gioco, in particolare per questa fascia d'età, si rivela molto importante per il raggiungimento delle teppe di crescita fisica ma anche sociale, ci dice infatti L. Vygotskij (autorevole studioso dello sviluppo in ambito soprattutto sociale): "Il gioco si colloca nell'ambito del possibile" e svolge la funzione evolutiva di apertura di una "zona di sviluppo prossimale" che rende possibile, attravaerso la guida della figuara di riferimento o del gruppo dei pari (coetanei), il passaggio alla tappa evolutiva direttamente successiva a quella in cui si trova il bambino. In sostanza: tra la fase di sviluppo in cui il bambino si trova (e rispetto a questa ha sviluppato certe capacità) e quella in cui il bambino si troverà va collocata questa "ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE" che è ciò che il bambino POTENZIALMENTE può fare. Con l'aiuto di coetanei più esperti o dell'educatrice il bambino può esercitarsi in queste attività fino ad arrivare a compierle da solo.
Inoltre "il gioco ha la funzione di fase di transizione nel processo di separazione del significato dall'oggetto reale" quindi si può dire che il gioco dia gli strumenti per rendere possibile l'attività dell'astrazione; in ultimo "nel gioco le regole diventano oggetto di attenzione e riflessione" in quanto si può riflettere sulla trasgressione delle regole ed i suoi effetti. Possiamo dire che "Il gioco implementa lo sviluppo cognitivo, affettivo, motivazionale e sociale". Quindi, al contrario di ciò che possiamo pensare, il gioco risulta essere uno strumento imortantissimo, sia esso strutturato o non strutturato, il compito dell'educatrice è di implementare in modo positivo il comportamento ludico! :)
Ieri ho affrontato l'esame di Neuropsichiatria Infantile. Sebbene i contenuti non fossero dei più allegri, anche questo insegnamento è stato di aiuto per la mia futura carriera: mi ha permesso, infatti, di avere più chiare le differenze tra le tante patologie che si possono presentare nella prima infanzia e di comprenderne in modo abbastanza approfondito le cause. Di tutto questo corso ciò che più mi ha colpito è il fatto che l'ambiente relazionale del bambino sia molto importante per la sua salute psichica, di conseguenza i più piccoli hanno il diritto di venire al mondo sentendosi accolti e desiderati per evitare il più possibile danni al sistema relazionale e cognitivo. Anche in quest'ambito l'ambiente ha molta importanza ed influenza molto il modo di approcciarsi al mondo.
Con questo nuovo bagaglio di conoscenze parto verso la mia nuova avventura che comincia lunedì 6 dicembre... Sono ansiosa di conoscere i bimbi e di osservare le loro reazioni alla mia presenza, sempre sperando che tutto vada per il meglio!!!
Ringrazio chi ha partecipato al mio sondaggio e spero che al mio prossimo ingresso compaia qualche commento...
Buon Week-End a tutti!!!
Ely ;*

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